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Tailandia: appunti a matita Bangkok Chiang Mai Koh Samui Sukhothai Ayuthaya


Diario del viaggio: giorno 11 di 24 ( torna all'indice del diario )


21 agosto 2002 mercoledì
Chiang Mai - Koh Samui.
Stamattina siamo stati svegliati dai coro di bambini di una scuola, tutti ben allineati e colorati nelle varie divise, che pregano e cantano in gruppo in un cortile proprio sotto la nostra finestra (noi siamo al sesto piano).
Megacolazione, prepariamo le valige e poi via in tuk-tuk fino all'aeroporto (60 bath).
Quelli della Bangkok Airlines ci attaccano un adesivo sul petto e ci imbarcano. L'aereo parte puntuale e atterra rimbalzando sia nello stop-and-go di Sukhothai che a Bangkok. Il cibo servito a bordo è pessimo però a Bangkok, mentre aspettiamo il volo per Samui, ci vengono gentilmente offerti banane, succhi di frutta e dolcetti.
Arriviamo sull'isola alle 16:05. Lo scalo aereo è veramente bellissimo (in stile Disney-tropicano). Il tempo però è grigio e subito intuiamo che dovremo pagare lo scotto del turista fai da te che si cimenta con un posto nuovo.
Ci fanno pagare 200 bath per portarci con un pulmetto a Nord Chaweng dove abbiamo deciso di pernottare. Il bungalow scelto (seguendo i consigli della L.P.) doveva essere bello e invece si rivela una delusione totale. L'inatteso grigiore del tempo fa sembrare tutto meno attraente. Anche il mare, che pure dovrebbe avere un colore e una limpidezza fantastica, è di una triste tinta grigio-lattiginosa.
Il bungalow scelto è deprimente. Siamo solo a 20/30 metri dal mare ma è vecchio di 20 anni, maltenuto e mostra tutta la sua età. Depositiamo il nostro bagaglio e proviamo a fare un bagno in mare per tirarci su il morale, ma l'acqua è quasi fredda, il cielo è grigio ed il vento fa venire i brividi. Guardiamo le altre due sole persone che sono a bagno: saranno a 200 metri dalla riva ed hanno incredibilmente ancora l'acqua sotto le ginocchia.
Speriamo di avere toccato il fondo della depressione.
Ci facciamo una doccia e poi prendiamo un sangton (che sarebbe un camiocino che funge da pulman di linea facendo sedere i passeggeri sul cassone) per Lamai (250 bath in due) dove speriamo di trovare un'altra sistemazione. Sul sangton conosciamo una ragazza spagnola che ci spiega dove più o meno conviene cercare una camera.
Facciamo un giretto nel centro di Lamai e troviamo un altro albergo (stile motel USA) che per 600 bath a notte offre un pò tutti i confort desiderati. Domani ci trasferiremo qui.
Il centro di Lamai è un vero bordello (anche nel senso stretto della parola), sono le otto di sera e già si intravede l'andazzo.
Cena di pesce al Renu Grill House dove scegliamo e pesiamo i gamberoni che vogliamo mangiare e loro te li cucinano. Con insalata, baguette e acqua paghiamo 510 bath (record!).
Quest'isola sembra molto più costosa e decisamente meno autentica della Thailandia visitata finora. Sarà solo un'impressione e speriamo di sbagliarci. Torniamo in sangton al nostro triste bungalow e ci dormiamo sopra.
( continua a leggere il diario del viaggio )
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